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Carlotta e il giovane Werther

Tratto da “ I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe

 

Testo e Regia

Manuel Capraro

 

Con

Federica Di Cesare

Lorenzo Giovannetti

Massimo Sconci

 

Scenografia

Mirco Di Virgilio

 

Assistente alla regia

Alessia Falvo

​

Foto

Alessandro Piccinino

​

Produzione

Gli Artimanti

 

Con il Patrocinio del

Comune di San Vito Chietino

 

Scheda artistica

Carlotta è una donna che sembra avere tutto. Una bella famiglia composta da suo marito, suo padre e i suoi sei fratelli, affidati a lei dopo la morte della madre. Carlotta in tal senso sembra vivere una vita tranquilla, normale, dedita alla casa e al prendersi continuamente cura dei suoi familiari, venendo di conseguenza meno a se stessa e a quello che desidera veramente.

Ciò che la fa riflettere sulla sua condizione di donne casalinga e che determina l’avvio di un cambiamento è l’incontro con Werther. Egli è un giovane, pieno di vita e rappresenta un punto cardine per Carlotta. Al contrario Alberto, il marito, è un uomo rude e tradizionalista.

La critica considera il rapporto tra Carlotta e Werther ben oltre la semplice amicizia o compagnia, poiché il loro modo di relazionarsi, per tutta l’opera, è intimo e confidenziale. Vi sono innumerevoli passi nel Werther che dimostrano questo amore da parte di Carlotta.

Dopo avere analizzato il romanzo dal punto di vista femminile e non maschile, anche attraverso la lettura del saggio di Thomas Mann , si è deciso di utilizzare Carlotta e la sua storia, per parlare di un fattore importante inerente al ruolo della donna nella nostra società: sebbene la donna abbia avuto e raggiunto traguardi importanti per la lotta della parità dei sessi, c’è ancora molta strada da fare. È una strada

travagliata, che investe e modifica la visione tradizionalista che si ha della donna all’interno delle nostre famiglie, dove essa è presa in considerazione principalmente in quanto madre e moglie. La donna è così relegata e rinchiusa in questo ruolo, dove le vengono attribuiti compiti domestici ed educativi precisi. Molto spesso è colei, che dentro a tale contesto, fa più sacrifici e si addossa con la sua maggiore sensibilità i problemi di tutti

Grazie al romanzo “I dolori del giovane Werther” si è riuscito ad entrare e percepire la passione, la libertà e la fantasia interna alla sfera femminile. La domanda che è emersa è dunque stata :”E se invece di essere di Werther i dolori fossero di Carlotta? E se con la sua immaginazione e la sua voglia di evadere dalla realtà avesse lei inventato la figura di Werther?” Un amante passionale, un vento di emozione e libertà che possa distoglierla da una vita di doveri e da un marito banale e incurante. Carlotta, così, inizia a ricercare un amico, un confidente che la possa travolgere e farle dimenticare tutto questo. Per ricordarle che lei può essere non solo quella madre e quella moglie che la sua famiglia vuole, ma anche quell’anima pura e libera di poter decidere per se stessa.

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